IT Razzismo tra stranieri?

[stefanopederzani]

In Italia abbiamo molti stranieri. E ci ritroviamo spesso con i nostri figli a scuola con i loro figli.
A parte il fatto che i bimbi che vanno all'asilo (sì alla "materna", io continuo a chiamarlo "asilo") non sono più stranieri. Quando avranno vent'anni diranno loro: "Ma parli bene l'italiano!" e loro risponderanno "Sai, ho cominciato in Italia sin dalla materna..." Questi NON sono più stranieri.
Avrei voluto insegnare a mia figlia a non essere razzista, ma prima che incominciassi ho scoperto che il suo amichetto del cuore al nido era nero. In realtà è mulatto, ma di fatto è così scuro che è perfetto così.
Non dobbiamo farci influenzare troppo da quello che sono stati gli stranieri per la nostra generazione. Qui oramai è come negli Stati Uniti... Spero con meno ghettizzazioni, però!
Ho letto in altri forum di questo "razzismo tra stranieri" che in realtà si manifesterebbe quando un bimbo viene inserito in una scuola in cui ci sono molti figli di stranieri... Da parte di un genitore straniero anch'esso.
QUESTO E' UN PRECISO DIRITTO, invece, per un genitore straniero, di avere il bimbo inserito in una scuola incui gli stranieri siano ben "diluiti", ovvero in forte mnoranza, classe per classe. Il vero razzismo sta in alcuni istituti dove gli stranieri vengono concentrati in poche classi, ma non credo sia un problema molto diffuso. Quello che è diffuso è che a livello del'intera scuola ci sia una tale quantità di figli di stranieri da non poterli mettere in minoranza per singola classe.
Questo purtroppo non giova all'apprendimento della lingua italiana.
Il motivo per cui un figlio di stranieri dovrebbe stare con soli italiani, possibilmente, è imparare l'italiano il meglio possibile. Non è razzismo! Ho sostenuto la mia tesi di fronte a genitori stranieri, e nessuno mi ha dato torto. Mia figlia parla italiano in casa, con i genitori e con i nonni. Ho "proibito" loro di parlare in dialetto, per la stessa ragione (ci sono anche dialetti diversi), così come mio padre fece con mia madre.
Un bimbo straniero ha tutto il bisogno di frequentare bimbi italiani e di imparare l'italiano come fosse la sua seconda lingua, anzi, forse come la prima in ordine di importanza, se vuole vivere in Italia. Parlare bene l'italiano gli darà la possibilità di lottare per i suoi diritti con le stesse potenzialità degli altri. Già ti fregano con le parole quando sei italiano, figuriamoci se non parli bene...!
L'unica speranza, per quelle classi miste dove gli stranieri sono tanti, è che almeno siano di paesi diversi. Prendete... (non è una barzelletta) un albanese, un arabo, un camerunense ed un moldavo e tanti italiani. Anche se gli stranieri comunicano fra loro, dovranno farlo in italiano, così come le coppie miste, che spesso sono i loro genitori. Ma se nella stessa classe abbiamo un algerino, un marocchino ed un tunisino, potrebbero parlare arabo tra loro. Magari scherzando fra loro sugli altri bambini che non capiscono (sapete come sono i piccoli), e senza volere, vano a crearsi un ghetto. Stessa cosa per un bulgaro, un polacco ed un russo. Potrebbero parlare russo tra loro. Io ci starei molto attento.
Se io emigrassi in un paese straniero, e lì mandassi mia figlia a scuola, vorrei che fosse in classe con quanti più bambini possibile della nazionalità del luogo.
QUESTI sono i problemi della generazione dei bambini di adesso in Italia. Non sono quelli nostri di noi genitori, né sono quelli dei loro figli, quelli che saranno i nostri nipoti, quando l'integrazione sarà molto, molto più avanti.