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Stefano C.L. Pederzani.
Aggiornato: 24/10/2015. Per ogni informazione scrivere a:
stefano.pederzani@tiscali.it

Teorie del complotto

Per sapere che cosa sia una teoria del complotto consiglio di leggere la pagina di Wikipedia che ne parla.
Poi però tornate qui!

Purtroppo Wikipedia è una raccolta di informazioni condivisa da tutti, e in questo caso, qualche scettico incallito ha di recente pensato bene di correggere ampiamente la pagina dandole un taglio scettico, per l'appunto.
La prima volta che la lessi, qualche anno fa, mi chiarì molti dubbi, ma ora sembra porne più di quelli che toglie.
Càpita spesso, infatti, quando qualcuno vuole insistere troppo nel cercare di convincerti che una cosa non esiste, che finisca per farti pensare proprio il contrario. In più ti fà pensare di essere in malafede.
Io cercherò da un lato di non incorrere in questo errore, e dall'altro di non passare per un credulone che crede a tutto quanto.
Voglio insomma cercare di essere il più obiettivo possibile, di riportare i fatti di mia conoscenza (che non dovrebbere essere molto diversi di quelli a vostra conoscenza) e di ragionare logicamente.
Cominciamo a mettere sul tavolo qualche fatto allora: le teorie del complotto esistono, e a volte, anche se raramente, si rivelano veritiere.
Quando queste si rivelano reali, la teoria non è più tale, e si tende a dimenticarla. È il caso di Gladio, un esempio piuttosto valido.
Ci sono in giro un sacco di leggende metropolitane; l'insieme è talmente vasto e vario che buona parte di esse non possono essere nemmeno considerate teorie del complotto. Sfortunamente, esiste un livello intermedio in cui invece lo sono, anche se non sono affatto plausibili.
Una piccola parte, ancora, ha qualche plausibilità, e possiamo parlarne.

La plausibilità

Io sono convinto che la plausibilità di una teoria del complotto sia il primo punto da osservare, nel senso che è utile per "scremare" la maggior parte delle leggende metropolitane, e quindi sia una considerazione da effettuare per prima per motivi numerici. Inoltre sono considerazioni che richiedono uno sforzo minimo.
Non avrebbe senso infatti considerare la scientificità di una teoria del complotto come prima cosa, visto che richiede un lavoro maggiore ed elimina numericamente meno teorie.
Il denaro ed il tentativo di produrne è di solito l'esempio più diffuso e più comprensibile per verificare la plausibilità di una eventuale truffa.
Se una persona vi racconta un fatto, e vi spiega che dovete darle denaro per poter portare a termine una certa operazione, questa azione è plausibile che possa essere una truffa.
Se, viceversa, questa persona dà a voi denaro, per portare a termine questa operazione, per il momento non dovrebbe destare troppi sospetti.
Naturalmente esiste la possibilità che la persona tenti di conquistare la vostra fiducia per poi arrivare a sottrarvi molto più denaro di quanto vi abbia dato, ma in linea teorica, il primo avvenimento è sintomatico di sospetto o meno a seconda della direzione del flusso di moneta. Ossia chiedendovi denaro è plausibile che vi voglia truffare, mentre nel secondo caso non lo è.
Un esempio di teoria del complotto molto attuale in questo periodo è il proliferare dei vaccini prodotti dalle case farmaceutiche. Esiste una certa campagna sul web pro e contro la vaccinazione, e il Ministero della Salute ha avviato la propria, ovviamente a favore.
Esistono fondamentalmente tre gruppi di vaccini da prendere in considerazione:

  1. I vaccini obbligatori (antipolio, vaiolo, ecc.) insomma quelli che abbiamo fatto anche noi da bambini. Sono vaccini appunto per bambini e sono obbligatori. È inutile porsi il problema se vadano fatti o no, sono obbligatori!
  2. I vaccini NON obbligatori per bambini, che sono per me una novità perché da bambino non li ho fatti, e comunque non esistevano ancora. Sono vaccini contro il morbillo, la rosolía e quelle malattie che vengono tipicamente ai bambini, vaccini per altre malattie e vaccini antiinfluenzali per persone anziane. Il Ministero della Salute raccomanda il loro utilizzo, ma non sono obbligatori; quindi occorre porsi il problema se farli o meno. Non vi dirò la mia opinione su questo.
  3. I vaccini obbligatori anche per adulti che intendano effettuare un soggiorno all'estero in paesi in cui c'è il rischio di determinate malattie. Anche qui inutile porsi il problema se farli o no, visto che sono obbligatori.
Oggi, scrivere sul web che si è a favore o contro, di quelli obbligatori o di quelli facoltativi, rende passibili di insulti da una e dall'altra parte, denotando un notevole nervosismo sull'argomento, non so da cosa sia causato.
Ecco quindi arrivare le teorie del complotto sui vaccini. L'affermazione "I vaccini servono ad arricchire le case farmaceutiche" non può essere considerata una teoria del complotto in quanto semplicemente è vero! Le case farmaceutiche traggono guadagno dai loro prodotti, ed è per questo che li fabbricano.
La teoria del complotto che afferma che il Ministero della Salute consigli l'utilizzo dei vaccini anche non obbligatori per arricchire le case farmaceutiche può essere presa in considerazione.
Consideriamo quindi la plausibilità di tale affermazione, applicando il principio della dazione in denaro. Voi spendete soldi per effettuare i vaccini? No, li spende il Servizio Sanitario Nazionale, il quale fà di tutto per spendere meno, senza per questo peggiorare l'assistenza.
NON è plausibile che il ministero o il SSN facciano una campagna per spendere più soldi. La fanno per spendere meno soldi, ossia per curare la gente meno in base al fatto che una volta vaccinati, abbiamo molte probabilità in meno di ammalarci. Questo farà risparmiare il SSN.
Abbiamo già "scremato" una teoria del complotto, e non abbiamo fatti grossi sforzi mentali.

Continuando con un esempio simile, abbiamo la teoria del complotto secondo la quale le case farmaceutiche producano virus influenzali e li diffondano per far ammalare la gente e quindi vendere più farmaci.
In questo caso il guadagno che ne deriverebbe sarebbe un plusvalore per queste aziende, e quindi è plausibile.
Ma... è scientificamente possibile?
In questo esempio, ragionando da profano perché non sono un biologo, sembrerebbe di sì, poiché tali case hanno a disposizione laboratori di ricerca nei quali studiano i virus e le loro mutazioni. Non ne sono sicuro, ma mi pare che inducano essi stessi mutazioni nei virus per studiarli, ufficialmente per curarli.

La scientificità

La scientificità di una teoria del complotto non è uno scherzo. Questa è il secondo banco di prova a cui sottoporre una teoria, e potrebbe richiedere conoscenze che non abbiamo, o come minimo informazioni che dobbiamo andare a cercare, documentandoci.
Come anticipato, ho messo per secondo questo test perché richiede un lavoro maggiore, ed anche perché numericamente non abbatte i numeri come quello sulla plausibilità.
La scienza è scienza, ed i suoi parametri sono rigidi: la sperimentazione scientifica e la dimostrazione. Scienza significa conoscenza, ma secondo criteri che spesso ingenerano confusione nel lettore.
È scienza ciò che è già conosciuto e dimostrato scientificamente, ma il metodo sperimentale scientifico può portare a conoscenze nuove, altrimenti non avremmo la scienza che abbiamo, se qualcuno non avesse fatto degli esperimenti e non li avesse portati a termine ottenendo la dimostrazione e quindi il riconoscimento ufficiale.
Se qualcosa che è già scienza avvalora o smentisce la nostra teoria del complotto, abbiamo già il nostro secondo banco di prova: sí o no. Ma esiste un terzo caso in cui ciò che conosciamo non è in grado di risponderci, ossia la scienza non si è pronunciata sul fenomeno che sta alla base della teoria del complotto che stiamo esaminando.
Vediamo ora tre esempi pratici di scientificità per i tre casi di teorie del complotto sopra esposti.

  1. Le influenze diffuse dalla stesse case farmaceutiche che producono farmaci per curarli. E' scientificamente possibile perché i loro laboratori di ricerca possiedono virus di ogni tipo allo scopo di studiarli e di combatterli.

  2. NO Le scie chimiche. Wikipedia ha dedicato una intera pagina per spiegare ampiamente come NON sia possibile scientificamente che esse esistano (in realtà non avrebbero nemmeno passato il mio test di plausibilità, ma l'esempio è comunque valido). Io personalmente non avrei avuto tutte le conoscenze scientifiche per confutarla, ma qualcuno ci ha già pensato, e ci aiuta.

  3. FORSE La creazione di nuove armi non letali da parte del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti (non-lethal weapons vedi LRAD). Questo è l'esempio che mi viene in mente quando la scienza purtroppo non ci ha potuto aiutare. Non era possibile, al tempo in cui è stata formulata la teoria del complotto, sapere se scientificamente fosse possibile o meno, poiché si trattava di nuove ricerche, di nuove tecnologie.
Questo è un bel problema. Non poter avvalorare o confutare una teoria del complotto scientificamente la espone ai soliti scettici pseudoscientifici che credono che la scienza sia soltanto quella che conoscono loro, in genere una piccola parte di quella conosciuta, tra l'altro.
Fortunatamente o sfortunamente il governo USA ha poi pubblicamente dichiarato e documentato la realizzazione di queste armi non letali, che sono ormai conosciute in tutto il mondo, anche se ovviamente buona parte del funzionamento è giustamente segreto.
Da notare che le armi non letali, oltre ad essere all'epoca della sua formulazione l'esempio di una teoria del complotto non confutabile né avvalorabile scientificamente, sono anche l'esempio di una teoria poi rivelatasi veritiera. Ancora, sono l'esempio di una teoria del complotto che, una volta diventata reale, la gente dimentica che fosse stata una teoria: ve lo eravate dimenticato, vero?

Scetticismo

Esiste uno scetticismo diffuso sulle teorie del complotto. Molte persone bollano come false TUTTE le teorie del complotto in quanto tali.
"Ah ah, è una teoria del complotto, ah ah!"
Beh, devo dire che c'è poco da ridere.
Secondo la mia opinione infatti, i due test da me considerati fondamentali, sono due banchi di prova necessari per chiamare una teoria del complotto degnamente con questo nome. Il concetto è paragonabile ad una teoria scientifica: se essa può chiamarsi cosí è perché è già stata valutata plausibile e scientificamente possibile, e quindi la possibilità che si riveli reale esiste. I due concetti sono talmente legati che la stessa scientificità del terzo tipo (quelle delle armi non letali) è legata a una teoria scientifica vera e propria, esistente o, peggio, ad una ancora da formulare.
Naturalmente questa è la mia opinione: l'esistenza delle scie chimiche non dovrebbe essere chiamata teoria del complotto perché non passa i miei test, mentre invece lo è ufficialmente.
Questo infatti mi porta a rimuginare e a pormi dubbi sulle persone che ridono delle teorie stesse. Sono tutte quante in buona fede? Sono gli stessi scettici che non credono agli spiriti, a forme di vita intelligente extraterrestre, ai fenomeni paranormali? O ci sono, tra loro, veri complottisti che cercano di screditare TUTTE le teorie del complotto in modo che anche le più plausibili siano circondate da un'aura di incredibilità tanto da disincentivare un pensiero obiettivo, che potrebbe portare le persone a crederci?
Le persone infatti ci credono, e sono tante.
Purtroppo queste persone tendono anche a credere alle scie chimiche, che sono anche l'esempio della teoria del complotto più stupida che possa esistere, almeno tra quelle considerate ufficialmente "plausibili", ma non da me.
Questo ragionamento mi porta addirittura a formulare una teoria del complotto!

La teoria del complotto delle teorie del complotto

È noto come ci siano stati giornalisti conniventi che hanno scritto articoli o politici che hanno fatto dichiarazioni ufficiali allo scopo di screditare sospetti su alcuni crimini su vasta scala.
Sono abbastanza vecchio per ricordare la RAI in bianco e nero con la sua Tribuna Politica. Mi ricordo di aver visto con i miei occhi e sentito con le mie orecchie politici importanti dichiarare che "la mafia non esiste". Se non era questa una teoria del complotto, rivelatasi drammaticamente vera...
Per chi non la provava già sulla propria pelle, naturalmente.
Questo è un fatto.
Non potrebbe essere che qualcuno diffonde ad arte teorie del complotto del tutto NON plausibili in modo da screditare l'intera categoria?
Immaginiamo quindi il seguente dialogo:
A: "Hai sentito di questa nuova teoria del complotto? Sembra che X aiuti Y a fare Z perché avrebbero interessi in comune."
B: "Sí, come no! Ah ah! Come le scie chimiche! Ah ah ah ah!!!"
è chiaro che qualsiasi persona intelligente, posta di fronte ad un paragone simile, tenda a pensare: "Ma come ho fatto anche soltanto a prenderla in considerazione? Sono proprio scemo.".
SBAGLIATO!
Provate invece a chiedervi:
A) È plausibile che X aiuti Y a fare Z perché avrebbero interessi in comune?
B) È scientificamente possibile che X aiuti Y a fare Z perché avrebbero interessi in comune? E se la scienza non si esprime, esiste una teoria scientifica che renda tale teoria del complotto scientificamente plausibile?

Ragionate con la vostra testa. Documentatevi. Esiste la teoria delle scie chimiche ma anche quella dell'influenza diffusa dalle case farmaceutiche.
Esistevano teorie che si sono rivelate veritiere, come Gladio e le armi non letali.
Riflettete.

Il presente articolo non intende né affermare né indurre a pensare che ciò che è plausibile e/o scientificamente possibile sia vero. Una teoria rimane una teoria finché non viene dimostrata. Quelle che si sono rivelate veritiere sono storia, ma tutte le altre devono essere considerate un dubbio.
Anzi, ho voluto sottolineare come una teoria del complotto non ha ufficialmente banchi di prova come una teoria scientifica, che pure va dimostrata, mentre secondo me dovrebbe averli, e ne ho esposti due.




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